Durante le giornate della mia permanenza forzata in casa ho avviato una riflessione, un’osservazione sulla luce, cercando di dare l’idea della tregua, della pausa, forse anche della noia; una serie di immagini dove il mio sguardo, in apparenza svogliato e distratto, si ferma ad osservare le cose e riempie un vuoto che il tempo sospeso ha generato, facendo diventare lo stato dell’immobilità una condizione ideale per vedere meglio lo spazio intorno a noi.